Andalusia Natura e Tradizione
Parco Nazionale Coto de Donana e il Cavallo Andaluso
Coto Donana – paesaggi che cambiano tra stormi di uccelli
Dichiarato nel 1994 Patrimonio dell’Umanità il Parco Nazionale di Coto Donana è una delle zone umide più belle d’Europa. La particolarità è che in un solo giorno di visita, entrando nel parco, attraversiamo degli ecosistemi tra loro molto diversi come paludi, lagune, pinete, spiagge vergini e scogliere. Uno spettacolo della natura che cambia in ogni stagione, compreso tra le province di Huelva, Siviglia e Cadice.
Quest’ area è popolata da oltre 230 specie di uccelli e in alcuni periodi ci offre immagini sorprendenti come lo spettacolare “tappeto rosa” formato da distese di Fenicotteri rosa che si riuniscono in colonie per mangiare. Le aree umide interne al parco sono un importante area di sosta per le moltitudini di specie di uccelli europei e africani che migrano, svernano e si riproducono in questa zona. Nel Parco vivono specie in pericolo di estinzione come l’Aquila Imperiale e la lince iberica. Altra particolarità della zona è la formazione di dune mobili alte più di 30 mt, che si spostano dalla spiaggia verso l’interno per arrivare a coprire le foreste di pini che incontrano lungo il loro cammino.
La sua vicinanza all’Africa è una delle cause principali della ricchezza e varietà di specie di uccelli. Gli uccelli con una grande apertura alare, come le aquile e i nibbi, non riescono a volare sull’acqua per lunghe distanze dal momento che necessitano di correnti termiche ascensionali per le lunghe planate che vengono utilizzate durante le migrazioni. Per questo motivo attraversano il Mediterraneo in tre punti (i Dardanelli, Gibilterra e Tarifa) dove i continenti sono più vicini. In previsione del viaggio verso l’Africa occidentale, gli acquitrini di Doñana sono un luogo comodo ed essenziale per riposarsi e cacciare
Il Cavallo Andaluso
Il cavallo andaluso, o pura razza spagnola, è una delle razze equine più conosciute al mondo, principalmente per le sue caratteristiche: intelligenza, maestosità e bellezza.
Come prima ipotesi sembra che il cavallo andaluso discenda da quello di razza araba, introdotto in Spagna durante la dominazione musulmana.
La seconda invece suppone l’esistenza del cavallo spagnolo sin dai tempi della presenza fenicia in Andalusia (1000 a.c.) e la sua ascesa con la scoperta e l’utilizzo nelle guerre da parte dei Romani.
Il cavallo spagnolo è sempre stato il cavallo ideale per la guerra e per le parate militari di re ed imperatori, per questo viene dipinto in molti ritratti equestri.
A perfezionare ulteriormente il cavallo pura razza spagnola si dedicarono dal 1476 i frati de la Cartuja di Jerez, attraverso criteri rigorosi di allevamento e protezione della purezza. L’incredibile lavoro certosino contribuì a creare la razza che viene oggi riconosciuta in tutto il mondo.
Con la conquista dell’America Cristoforo Colombo nel suo secondo viaggio portò alcuni di questi esemplari che contribuirono a formare gran parte delle razze americane.
Elegante, armonioso e di nobile portamento. Cavallo da sella (buon saltatore) viene considerato soprattutto un cavallo da passeggiate e da sport (anche nelle corride).
Allevato in Europa e America del Sud.
A Jerez de la Frontera si trova il luogo dove vedere i migliori cavalli spagnoli di tutto il mondo: la Real Escuela Andaluza del Arte Ecuestre. Questa fondazione è conosciuta a livello mondiale ed è meta di migliaia di turisti all’anno, in particolare per il suo spettacolo Como Bailan los caballos Andaluces (come ballano i cavalli andalusi): un’ora e mezza di spettacolo a base di dressage, flamenco e costumi tipici andalusi, con unici protagonisti gli splendidi esemplari purosangue. Di grande fascino è anche la visita guidata alla struttura ed ai suoi musei, uno interamente dedicato alle carrozze ed uno alla storia del cavallo andaluso.